7 Comments

Ottimo, stavo giusto pensando di aprire una mia newsletter personale su Substack (anche per colpa tua e di Vincenzo Marino). Tempismo perfetto.

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Oddio, ce ne vuole per definire Greenwald un coglione :/

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Di questo passo cambieremo piattaforma ogni due anni!

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Con la riconoscibilità che hai potresti creartela tu la micropiattaforma, o chiamare un informatico e fare qualcosa di gratis, open, tutto tuo e fatto in casa

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Secondo me il passaggio su Ghost (non perché è Ghost che è la mia waifu) è un po' fuori fuoco. Se parliamo di costi fissi, Substack ti chiede una fee del 10% per ogni nuova iscrizione e rinnovo. Su 100 iscritti al piano annuale di LMB sono 900€ all'anno. Ghost ti offre un piano starter da 9€ al mese fatturati annualmente (sono 108€) che comprende l'hosting del loro CMS con cui costruisci la tua newsletter, fino a 25k visite al mese e 1000 membri. A questi ci aggiungi i costi di un dominio (facciamo 52€, così facciamo cifra tonda). Con 160€/anno hai messo in piedi l'infrastruttura tecnica. I pagamenti li gestisci tramite Stripe, che sulle carte europee chiede una fee dell'1,4% per ogni transazione. Su 100 iscritti al tuo piano annuale sono 126€. La differenza con Substack sono 614€ che ti metteresti in tasca in più all'anno. Per quanto riguarda i problemi di percezione, Ghost è un CMS non una piattaforma con una politica editoriale come Substack. Il rischio reputazionale di venirci associati è tanto basso quanto lo è di essere associato a uno "stronzo" perché ha il sito costruito in Wordpress o storato su Amazon Web Services.

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