Benvenute su Parole Grosse, il format (l’ennesimo) in cui faccio discorsoni seri attorno a cose che forse anche meno. In questa puntata, la trilogia di video appena conclusasi sul canale di Luis Sal, Realiti, in cui si narra la sua vacanza in Puglia dello scorso agosto in compagnia di streamer, youtuber e giovani vips vari.
Tra i protagonisti della serie ci sono nomi che a molti (me compreso) potrebbero suonare strani e nuovi. Sdrumox, Il Masseo, Homyatol, Panetti, per dirne alcuni: val la pensa googlare quelli che non conoscete – è come alzare una roccia e scoprire che lì sotto c’è vita e quella vita ha 22 anni e fa più soldi di te, scemo.
Il mood generale della crew è ventenni di successo in bombissima, che alle volte stride con la mia calma ansiosa da trentenne. Ma che dire, beati loro!
Quel che a me importa è notare come questa combriccola di giovanissimi (sconosciutissimi alla maggior parte della popolazione) sia di fatto lo star system italiano d’oggi, almeno per gli under 20. Ma questo si sapeva già: quel che Realiti dimostra è l’autarchia mediatica di questo tipo di famosi e famose. La vacanza in Salento di Luis è stato un fenomeno mediatico nazionale che Luis e i suoi hanno di fatto creato, prodotto e gestito da soli, lasciando a giornali e siti di news il triste compito di seguire le loro Stories nella speranza di ricavarci un pezzo.1
Questa totale indipendenza da mass media e gatekeeper diventa palpabile alla fine del terzo video, che si conclude con una scrollata su un pezzo di Repubblica.it che tratta di quelle stesse vacanze pugliesi: la giustapposizione tra il vlog folle di Sal e il tono rinsecchito del quotidiano illumina la distanza siderale tra questi due mondi. Sembra di leggere un poemetto epico su un incontro di wrestling: è, uhm, fuoriluogo.
C’era bisogno di dire che i vecchio giornali di carta non sanno più che cosa fare in questo mondo? No che non c’era, ma questo è quello che facciamo qui a Parole Grosse.
Alla prossima,
Pietro