La scorsa settimana abbiamo conosciuto una serie di algoritmi e reti neurali in grado di creare contenuti artistici – di generarli automaticamente. Avevamo concluso con un cliffhanger da film, sospesi di fronte a interrogativi quali: “Che ne sarà di noi? Dell’arte? Degli artisti? Del consumo culturale?”
Non ce le ho, le risposte, ovviamente, ma di fronte a questa magica generazione d’arte non riesco a non pensare ai canali YouTube di musica Lo-Fi. Li avrete presente, sono quelli con la ragazzina anime che sfoglia un libro, dei livestreaming 24h di musica rilassante “per lo studio e il lavoro”.
Un’immagine rubata a un anime diventata sinonimo di un genere di musica, anzi, di suono.
Ebbene, considerato quanto visto la settimana scorsa, accompagnatemi in questo esercizio di angosciosa premonizione:
immaginate una rete neurale a cui vengono date in pasto migliaia di ore di musica del genere;
lasciatela analizzare per tot tempo;
immaginate ora di associarlo a un canale di musica automizzata e robotica, pensata per accudire gli umani stressati e/o concentrati.
Un generatore abbastanza potente potrebbe creare la musica perfetta per il mio pomeriggio di lavoro, sapendo che mi piacciono i Talking Heads e i King Crimson ma anche i Wings e soprattutto i Wings e immagino sia il caso di dire che mi piacciono anche i Wings. E via, la playlist di canzoni verrebbe generata, piena di musica irreale ma esistente: col tempo, le capacità di selezione e composizione verrebbero affinate e tali playlist, come quelle di Spotify, mi farebbero a volte incazzare (“Ma come fai a propormi ‘sta roba?”) e a volte paura (“Come… facevi a sapere che mi sarebbe piaciuto questo?”).
La schermata di Moodil: ogni simbolo nasconde una barra con cui regolare e Mixare I Soundssss.
La musica “to chill and relax” è funzionale; viene usata, non ascoltata. È vero consumo culturale. Per questo potremmo immaginare un generatore musicale con tanto di controlli per personalizzare alcuni tratti e caratteristiche, come succede con siti come Moodil, che produce suoni di background legati alla natura. La tecnologia per farlo, alla luce di quanto visto, non sembra essere così lontana. Io mi preparerei.
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Secondo voi quanto siamo distanti da tutto questo? Ho esagerato? Devo calmarmi? Attendo feedback. Un saluto.
La prossima settimana continueremo questa gita approfondendo la questione del chill lo-fi: per riceverla, vi conviene abbonarvi a Meraviglie, che è il miglior modo di sostenere il sottoscritto e Link Molto Belli. Costa pochissimo. Grazie!