Ciao,
questa è Link Molto Belli e io sono Pietro Minto. Di seguito i links della settimana, sperando di fare cosa gradita, ciao.
La mappa del Tour de France del 1910, in cui fecero letteralmente il giro di Francia (via).
Big Oil finanzia le associazioni anti-trans. L’obiettivo: creare una guerra tra poveri mentre il mondo brucia.
Cosa succede se si generano immagini con un’AI che non ha fatto alcun training?
La nuova puntata di Screenshot, il mio podcast settimanale per Il Foglio. Si parla dello smartphone assurdo e impossibile di Donald Trump.
Emiliano Colasanti su Brian Wilson.
Lol.
Vestirsi da hippie ≠ Essere una persona buona
C’è qualcosa che non va in Rick Rubin, di cui sta circolando molto una clip in cui dice che le AI generative sono un po’ come il punk rock, nel senso che permetteranno a tutti di fare musica o arte, senza conservatori e rigidità.
Io credo che sia possibile fare arte con questi strumenti ma quella di Rubin mi sembra un’analisi superficiale e tirata, un po’ LinkedIn, per una serie di motivi che riassumo così:
Mi pare ci sia una bella differenza tra cambiare i metodi con cui si fa arte e creare una macchina che la fa al posto tuo, scemo.
Eppure Rick Rubin non è scemo. È tante cose ma non scemo.
Il nostro non è nuovo a uscite simili e negli anni ha sfoggiato una certa vicinanza con il movimento tecno-ottimista (si dice ancora così?), che nel frattempo si è spostato a destra. Molto a destra.
Come lo stesso Rubin, del resto, che sembra essere cambiato, e non da ieri. È da almeno il 2017 che ritwitta membri dell’alt-right su Twitter, come Mike Cernovich, e – secondo alcuni eh! – diffonde un certo tipo di idee tra i suoi amici artisti. (Qualche anno fa The Spectator si è chiesto se non sia stato lui a redpillare Kanye West.)
Una volta appurato ciò, il comportamento di Rubin, quella sua posa da santone in ambienti minimal e bianchissimi, sempre a piedi nudi come un mona, tutto assume più senso.
Basta scrollare tra gli ospiti del suo podcastTetragrammaton, per trovare, oltre a Pharrell e Andre 3000, tipini fini come Peter Thiel, Palmer Luckey e Marc Andreeseen. Gotta catch ‘em all, proprio.
Quindi, concludendo la mia dissertazione, anche no.
Reprise
Yotobi ha dedicato un video a uno dei casi che più mi affascina, quello di una persona che, specie all’università, ho portato sul palmo di mano e tuttora spero stia bene: Daniele Luttazzi.
La storia della foto dall’ultima scena di Shining.
Lo squalo della copertina de Lo squalo ha una storia editoriale assurda (ed è diventato di pubblico dominio).
Cose mie per Il Post: ascesa e caduta dello Zone, le cuffie con maschera filtrante di Dyson; Huawei è tornata ed è più forte di prima.
Bitcoin è sempre più centralizzato.
Infine,
l’autore al lavoro:
Ed è tutto direi. A sabato prossimo, ciaaao.
Ciao persona che mi intrattiene tantissimo ogni sabato mattina da un sacco di anni. Di recente il mio apprezzamento della newsletter sta venendo ostacolato da tutti i muri che Meta e X mettono ai loro post.
Come attivista queer, ho fatto la scelta sofferta ma convinta di mollare questi social, senza un account però ora faccio una fatica incredibile a godermi i miei 15 minuti di link molto belli settimanali. Con X è facile, aggiungo al link la parola "cancel" per arrivare al front end xcancel. Con Meta ancora non ho trovato un modo per ovviare a questi muri fastidiosi.
Niente, fine del commento, non so se chi ha un account meta sa quanto sia diventato difficile raggiungere i post Insta senza loggare, era per info e piagnistei.
Spero torni un internet senza barriere, intanto vivo di rss feed.
Ciao,
Rubin ne spara tante nel suo ruolo di guru, in parte ben meritato. Però non credo che voglia "fare musica con le macchine" ma seguendo ciò che scrisse in "L'atto creativo", liberare il musicista dalla competenza dello strumento ed esprimere completamente "la propria personalità" senza conoscere gli accordi, in questo richiama il punk. In fondo ha sempre sostenuto lo show, a volte a discapito del contenuto. Per un po' di tempo sarà sempre più divertente un umano sul palco piuttosto che una macchina. A parte Rubin, non dipenderà da Rubin, ma dall'accoglienza del pubblico e forse, tutti sotto sotto, sapremo come andrà a finire. Non serve la citazione di 1984.
Grazie per i link molto belli.