Ciao,
sono Pietro Minto, questa è Link Molto Belli, “spero che questa mail vi trovi bene”, come si suol dire. Questi i link di questa settimana, buon consumo di content a voi.
L’affluenza alle elezioni europee nel corso degli anni (via).
Apple ha mandato in soffitta definitivamente il progetto “Apple Car”. Ma che forma avrebbe avuto? Quella di un pulmino, dicono.
L’era MrBeast di YouTube è finita? A giudicare dal fatto che MrBeast stesso sta smettendo di fare video “alla MrBeast”, si direbbe di sì.
Moebius fece concept art per Space Jam. Un esempio.
Un’app (solo per iOS) che punta sempre verso Sagittarius A*, il buco nero supermassiccio al centro della nostra galassia, a 26mila anni luce di distanza. Vedi ad avere un Android.
Inspiegabilmente galvanizzato da questa storia del Vaticano che torna a curare padiglioni alla Biennale (pare sia bello, anche!).
Fantascienza papale
Vi chiederete perché mi prenda così tanto vedere il Vaticano fare queste cose. Anche qualche mese fa, quando il governo ha annunciato una Commissione per le IA in cui compariva anche un prete, ho pensato “molto bene”. Svolta religiosa? Nope: ho semplicemente passato l’inverno a leggere fantascienza in cui il papa o il clero cattolico fanno cose strane nello spazio o nel futuro e vivo ancora di quell’entusiasmo. Ne approffitto quindi per stilare una selezione di opere del genere “c’è un prete cattolico nello Spazio e/o nel Futuro":
Un cantico per Leibowitz di Walter M. Miller (1959, premio Hugo due anni dopo) è un romanzo post-apocalittico ambientato in un’America dilaniata e regressa in cui rimane attivo un piccolo clero cattolico che venera tale Beato Leibowitz;
Il papa definitivo di Clifford Simak (1981). Non l’opera migliore di Simak, autore che mi prende benissimo, ma romanzo avvincente su un pirata dello spazio che finisce per sbaglio su un pianeta in cui dei robot stanno programmando un mega papa robotico. Nel pianeta, però, c’è anche altro………. (Il titolo originale sarebbe Project Pope ma vuoi mettere con IL PAPA DEFINITIVO?);
Guerra al grande nulla di James Blish (1958, premio Hugo l’anno successivo). Un gesuita si trova su un pianeta popolato di rettili intelligenti e a un certo punto pensa “oh oh, questo pianeta è opera del maligno”. Alla fine un po’ si perde ma ok;
La cattedrale di Jacek Dukaj (2013), edito in Italia da Voland. In particolare il secondo racconto.
La lista coi nomi di persona rifiutati dal governo islandese.
Mi piace molto leggere Costantino della Gherardesca, qui racconta i suoi viaggi adolescenziali e il ritorno in Italia.
I più attenti di voi si staranno chiedendo: ma questo qui non aveva scritto un libro per Einaudi? Proprio così, si intitola La seconda Prova ed esce il 26 marzo, tra dieci giorni. Racconta del mio rapporto terrificante con la matematica e di quella volta, un paio d’anni fa, in cui mi sono rimesso a studiarla dall’inizio. Si può preordinare in libreria, su Amazon, IBS e Mondadori Store.
Un’immagine dalla “pitch bible”, una sorta di guida ai personaggi da accompagnare al pitch di una serie, di Adventure Time. Qui il resto.
Quando Brian Eno si prese bene con Photoshop (era il 1995).
Hanno trovato la vita sulla Terra (dallo Spazio).
Infine,
Ed è tutto, ciaooo.
Alla lista del clero nello spazio potremmo aggiungere Cristo Marziano e tutti il ciclo di Hyperion (tanta roba)
Ma tutto il ciclo di Eymerich di Valerio Evangelisti? Mi pare di ricordare che ci fosse qualcosa anche nello spazio… 😉