Una stravaganza estiva di Link Molto Belli
Ciao,
sono Pietro Minto e questa è un’edizione speciale di Link Molto Belli, che di solito è diversa (quindi aspettate una settimana prima di andarvene, lo dico a chi è arrivato dopo aver letto di me sul Post).
Mandare mail a Ferragosto è quella che gli antichi avrebbero definito una grossa scemenza, ma mi è sempre piaciuta l’idea di arrivare, un giorno, a un tasso d’apertura negativo. Quindi eccoci qua; a parlare di confini, per giunta.
Come sarebbe l’Europa se fosse stata colonizzata dagli Europei. Un lol malinconico. (via)
Credo fossi in quarta elementare. Non ho grandi ricordi della mia infanzia ma così mi pare. Mi ricordo l’aula, grande e col soffitto alto. L’ultimo piano della scuola era pieno di topi e a un certo punto, prima o dopo di questo ricordo, fecero la derattizzazione che ci costrinse a casa per TANTISSIMO TEMPO (o solo qualche giorno). Come detto, non ho grandi ricordi della mia infanzia: non che sia stata infelice, eh. Forse un po’ noiosa? Può un’infanzia essere noiosa? Ma torniamo al mio ricordo!
Lezione di geografia, la maestra Paola (si muoveva tra i banchi un po’ alla Beppe Grillo). Era pomeriggio, tempo pieno, quei pomeriggi eterni e sonnacchiosi ai quali ancora oggi una parte di me preferirebbe la guerra, e io guardavo la mappa appesa al muro. Mappa del mondo. Non particolarmente concentrato, notai che, specie in Africa, le nazioni erano grandissime e avevano i confini “dritti”: non le linee tremolanti e certosine dell’Europa, per dire, ma decisi colpi di matita e righello. Domandai perché. La maestra Paola disse che era una domanda interessante (🤗🤗🤗🤗🤗🤗🤗🤗🤗🤗🤗) e mi spiegò che era dovuta all’assenza di fiumi e catene montuose, e la presenza di deserti o steppe. Non avendo punti di riferimento naturali, tiravano righe e bon.
La maestra fece bene a edulcorare la risposta censurando il dettaglio del colonialismo, che con il suo strascico di genocidi e stupri e schiavitù avrebbe credo rovinato quel pomeriggio – e soprattutto oscurato la mia domanda così interessante 😤 – ma è evidente che il colonialismo europeo abbia portato con sé un approccio, ehm, leggero, ai confini delle terre altrui, specie se abitate da popolazioni cromaticamente non in linea con i codici Pantone caucasici.
Gran parte dei casini avvenuti e/o in corso nel cosiddetto Medio Oriente, per esempio, sono stati causati dalle linee grossolane e razziste tracciate da questi due scemi, l’inglese Mark Sykes e il francese François Georges-Picot, dopo la fine della Prima guerra mondiale. L’obiettivo? Suddividere le spoglie dell’Impero Ottomano tra i vincitori del conflitto. Le conseguenze? Il seme della probabile fine del mondo 🙃.
Un territorio così antico diviso con la grazia che si concede a un quarto di bue.
Sykes-Picot back at it again.
Andando oltreoceano è interessante osservare una nazione applicare lo stesso trattamento a se stessa: l’espansione degli Stati Uniti avvenuta nel corso dell’Ottocento è stata una forma di colonialismo un po’ strano, tipo auto-colonialismo(?), ma con le caratteristiche tipiche del fenomeno: stragi e genocidi? ✔️✔️ stupri e violenze e saccheggi? ✔️✔️✔️
Aggiungiamo a tanta scelleratezza una buona dose di deserti e grandi vuoti tipo il Wyoming ed ecco che gli Stati Uniti, al netto delle tredici colonie britanniche originarie, sembrano essere stati suddivisi usando Excel.
E il confine tra USA e Canada, il più lungo e più dritto del mondo? Una linea lunga che rappresenta una grande eccezione alla regola seguita finora: il confine, infatti, passa attraverso delle montagne, non un deserto. Eppur si muove – e va drittissimo. È ovvio che aver scoperto l’America sia stato un errore.
Non tutto è come sembra insomma! Anche gli stati-scatoloni americani hanno la loro diversità. Il Colorado, ad esempio, sembra un semplice rettangolo e invece ha delle irregolarità che lo rendono un poligono 697 lati, come vediamo nell’immagine seguente.
Ho fatto tutto questo solo per includere quest’ultima mappa? È davvero possibile? Io credo di sì. Sarà il caldo.
Grazie dell’attenzione,
Pietro
L’omelia è finita. Link Molto Belli, nella sua forma originale, torna la prossima settimana. State bene e, se vi va, sostenete il progetto ABBONANDOVI e sbloccando così i contenuti specialoni di Meraviglie. Costa poco! Ciao.