Meraviglie: Da grande voglio fare il boomer
Invecchiare is a bitch. Succede a tutti e nessuno può prevedere le conseguenze che il processo avrà su di sé, la propria mente o il proprio fisico. Prendiamo la generazione dei baby boomer, quella di Woodstock, delle proteste, delle battaglie civili. Nonostante l’indiscutibile impatto avuto da quel gruppo, oggi, agli occhi dei “Millennial”, i boomer sono ridotti a un ammasso reazionario di creature che si lamentano dei giovani e hanno nostalgia per Qualsiasi Cosa.
Sono generalizzazioni, ovviamente. Le generazioni sono invenzioni, costruitti posticci. Per avere senso, al massimo, dovrebbero essere più brevi. A leggere Wikipedia, invece, un/una boomer è qualunque persona nata tra il 1946 e il 1964: nel corso di quegli anni il mondo è cambiato quattro o cinque volte: nascere tra le macerie della Seconda guerra mondiale era diverso dal nascere mentre i Beatles cantavano “She Loves You”.
Le generazioni non hanno senso, è sempre bene ricordarlo. Nemmeno i Continenti hanno senso, se è per quello. L’Asia è un’assurdità, è tipo quattro cose messe assieme. Ne parliamo un’altra volta che sennò mi distraggo.
I Boomer, e arrivo al punto, non sono sempre stati tristi utenti Facebook che vengono radicalizzati da orrendi meme: sono stati qualcos’altro, tempo fa. Qualcosa di meglio. È importante ricordarlo a noi Millennials, che ci crediamo infallibili e non notiamo i comportamenti da proto-boomer che già ci caratterizzano.
Per fortuna, le generazioni non finiscono mai e ci pensano i Nuovi Giovani a prenderci per il culo. Da qualche giorno non riesco a smettere di pensare a quello che la Generazione Z (a cui il sodale Vincenzo Marino dedica una newsletter, zio) dice di noi. Dei meme che ci dedicano. Di cosa ci mettono dentro. Un esempio:
Tutto però è cominciato con questo tweet che metteva insieme un po’ di commenti dei giovani su di noi:
I riferimenti sono molto americani – lo stesso fenomeno “Ok Boomer” è americanissimo, visto che da noi i Millennials sono pochi in confronto all’esercito grigio di VECCHI DI MERDA (scusate). Ma analizziamoli lo stesso: c’è Harry Potter come unico riferimento culturale, la nostalgia scema per gli anni ‘90, l’impreparatezza cronica alla vita adulta, l’uniformità spacciata per originalità. (Qui un TikTok sul tema Harry Potter.)
Siti come Insider hanno già fatto compilation di meme e messaggi simpa sull’argomento; noi ci concentreremo su un solo TikTok (che trovate qua: Substack non me li fa embeddare), da cui ho tratto le seguenti immagini punitive.
Una batosta.
Boriosi ma sfigati, poveri ma arroganti, i Millennials sono a quanto pare terribili (siamo terribili). Hanno ragione i boomer a prenderci per il culo. E se fino a ieri eravamo schermati dalle critiche dei boomer perché, beh, sono boomer, fascisti ecc., ecco che arrivano i GenZ a ripetercelo. Il secondo parere. La conferma.
Triste, no? Non così tanto, se pensate che presto anche la Generazione Z capirà di essere imbarazzante e tremenda, svilupperà le sue ossessioni e diventerà oggetto di sfottò per la generazione seguente, che chissà che nome scemo avrà (“5G Generation”?). Questa è la grande lezione del tempo.
Come postilla finale, è bello notare quanto la Gen X sia invece diventata neutrale di anno in anno, la Svizzera delle generazioni. Beati loro.
Ed è tutto. Abbasso i giovani! Evviva i Boomer! Noi ci rivediamo la settimana prossima.