Ciao,
sono Pietro Minto e questa è Link Molto Belli. È arrivato l’autunno, dicono, ma io il ventilatore lo tengo in casa fino a quando non accendono i termosifoni. Non mi fido. Buona lettura, questa settimana c’è una sorpresa.
Com’era Mediolanum (Milano) prima dell’Expo, più precisamente nel 300 d.C. (fonte: UrbanFile, via).
È un grande momento per le sigarette nell’arte.
Ma vediamo come vanno le cose negli Stati Uniti, dove alcune aziende vogliono smettere di dire “feedback” perché è una parola che mette ansia, e quindi è meglio dire “feedforward”.
La fandom di Harry Styles è alle prese con una serie di leak di nuove canzoni. Che però potrebbero essere falsi generati con le IA. Welcome to the future.
Un podcast: l’eterno ritorno della realtà virtuale
Sono uscite le prime due puntate del nuovo podcast antologico che ho realizzato per Intesa On Air! Si chiama L’altra parte e racconta l’eterna promessa della realtà virtuale, dal Virtual Boy al metaverso, passando per il settore militare e Pokémon GO. Da decenni la realtà virtuale viene presentata come la next big thing; da decenni aspettiamo che la nostra vita cambi per sempre. Finora non è successo. VR, AR, metaverso, spatial computing: siamo ancora qui.
La prima puntata racconta la storia della tecnologia mentre nella seconda scopriamo come libri e film di fantascienza (spesso dispotica) abbiano influenzato il settore. Puoi ascoltare L’altra parte su Spotify (anche qui sopra), Apple Podcasts o dal sito di Intesa Sanpaolo. A presto con i nuovi episodi, daje!
A dispetto di questo simpatico tweet, stasera sarò al Mare Culturale Urbano, a Milano, per partecipare a questa situazione.
Le buste di Shein, tremendo sito di turbo-fast-fashion, durano più dei vestiti di Shein, e in Sud America le usano in vario modo.
Nel 1944 una nota rivista di fantascienza pubblicò un racconto che sembrava anticipare il progetto Manhattan, tanto da spingere l'FBI a indagare su una possibile fuga di notizie. Una storia notevole che ho raccontato per il Post.
Ma veniamo a questa storia dei maschi che pensano sempre all’Impero Romano
Tutto è partito da questo Reel di Instagram in cui un tizio che fa le rievocazioni storiche dell’antichità ha consigliato al pubblico femminile di chiedere ai loro partner maschili quanto spesso pensano all’Impero Romano. La cosa poi è confluita su TikTok, dove un sacco di ragazze hanno scoperto – affrante – di stare con maschi che pensano fisso ai Romani. Alle loro strade. Al cementum. Alle infrastrutture. Alla testuggine romana. Insomma, ai romani.
Frequentando subreddit e siti specializzati in mappe ogni settimana posso dire di pensare spesso ai Romani, che per me (e molti altri, a quanto pare) fungono un po’ da riempitivo cerebrale. C’è chi ha i Reali Inglesi e chi pensa alle Campagne partiche di Traiano, quando l’Impero Romano si spinse fino al golfo persico e l’imperatore pensò per un attimo a fare come Alessandro Magno e unire Asia ed Europa. “Sarei certamente arrivato fino in India, se fossi ancora giovane”, disse tornandosene a casa.
Voglio dire: a cos’altro dovrei pensare?
La diffusione del cognome Hitler nel 2014 🧐.
Sono stato ospite del podcast Fratture di Stefania Carini realizzato da CUBO Unipol, si ascolta qui.
Infine,
un annuncio, un altro:
Ed è tutto. A sabato prossimo, ciaaao.
...quindi non sono solo io che penso spesso all'Impero Romano!