Ciao,
io sono Pietro Minto e questa è Link Molto Belli. Prima di iniziare, una cosa: oggi, cioè sabato 16 novembre, parlerò di AI e del mio libro Cosa sognano le IA con… Turbopaolo. Proprio così. Ci vediamo alle 15:30 in via Santa Marta, 18, a Milano, presso l’Aula Magna della SIAM – Società d'Incoraggiamento d'Arti e Mestieri (qui l’evento).
I vari tragitti dell'Orient Express nel corso degli anni. (via)
Come mai la fantascienza degli anni Cinquanta era così ossessionata dagli insetti giganti? C’entra l’atomica, ovviamente.
Nella puntata di Screenshot di questa settimana, Big Tech non sa come pubblicizzare queste benedette AI.
Era ormai un paio d’anni che non lo usavo più ma ora è ufficiale: non sono più su Twitter/X. Mi trovate su Bluesky, Threads o rispondendo a questa mail. Quanto a Bluesky, è interessante ma concordo anche con questa analisi di Cory Doctorow.
Dalla testata di Zidane passando per Aldo Biscardi e Mani pulite, la storia del e il processo al VAR, di Emanuele Atturo. Lettura luuunga.
L’evoluzione delle vignette satiriche su Trump sul Times, dal 2016 a oggi.
Morten Morland, The Times.
L’esperienza di Giuseppe Rogalli
Mentre negli USA ci si chiede se possa esistere un Joe Rogan di sinistra (difficile), in Italia vale la pena domandarsi chi sia quello nostrano. A mio avviso il nome più simile a Rogan che abbiamo a nostra disposizione oggi è Giuseppe Cruciani (la cui Zanzara è ancora seguitissimo anche da persone che sembrano normali e invece seguono la Zanzara ogni giorno), seguito da personaggi come quelli di Gurulandia (quando la Meloni da Gurulandia?) e Fabrizio Corona (che di Gurulandia è ospite ricorrente).
Se oltreoceano Rogan è riuscito a fondere il machismo al sentimento anti-woke e al disprezzo per il mainstream, in Italia il cocktail prevede ingredienti diversi: tra tutti il bomberismo, che l’ottimo Vincenzo Marino descrisse già nel 2017 come terreno fertile destrorso, e l’esperienza di pagine come “Roma fa schifo” o la signora veneziana di “Attenzione pickpocket!”. Aggiungere poi una manciata di fuffagurismo, ottimo per flexare orologi, conoscenze, cryptocagate varie. E buon appetito.
Scenario speculativo: Alessandro Cattelan, impazzito per il successo di Gianluca Gazzoli, si radicalizza e roganizza. E magari il processo inizia proprio invitando Cruciani al suo nuovo pod? Ahah, impossibile!
Da City of Legends, “un libro che attraversa e indaga le nuove forme di domesticità prodotte dalle tecnologie di comunicazione digitale”, di Davide Tommaso Ferrando.
L’emoji ❤️ è un simbolo trumpiano?
La prima “riunione virtuale” risale al 1916, ci partecipò anche Alexander Graham Bell.
“Migliaia di persone usano l’AI per fare cybersesso con Draco Malfoy”:
Lavorazione del legno giapponese, yes.
Infine,
Ed è tutto, ci vediamo sabato prossimo. Ciao.
Effettivamente c'era questa ossessione sugli aracnidi, lo dico da vecchio lettore di SF. Forse perché, come me, gli autori si trovavano in una situazione di paura o ribrezzo, non so. Quando vedo un ragno cerco di portarlo fuori, ma non i gambalunga, quelli van bene.
Cruciani ha fatto anche cose buone (è andato da lundini) ma giusto una o due, per il resto peggiore dei peggiori