Ciao,
sono Pietro Minto e questa è Link Molto Belli. Come state? Spero tutto bene, io sono un po’ stanchino. Dopo questi convenevoli, cominciamo.
Le città più grandi di Europa nel 1500. In Italia vince Napoli, seguono Milano e Venezia (che mezzo millennio fa aveva più del doppio degli abitanti di oggi, sigh). Da notare Roma ridotta ad ameno borgo (via).
In Cina il mercato dei frisbee è aumentato del 700% in un anno.
L’utopia conservatrice di Tesla.
Ottimo lavoro, stiamo riuscendo a rendere poco sostenibili anche le biciclette.
È ormai noto che le IA hanno qualche problema a disegnare le mani umane, in particolare ad azzeccare il giusto numero di dita. Scenario futuro: criminali che usano protesi di dita finte aggiuntive per costruirsi un alibi.
Com’è fatto un batterio di E. Coli, dentro. È pieno di roba.
Cose mie: Le pubblicità online sono sempre peggio, per il Post; i deepfake audio su Trump e Biden, per il Foglio.
Ologrammi azzurrini, ovvero: perché in tutti i film americani le “interfacce utente del futuro” sono sempre le stesse?
COS’È IL “TORMENT NEXUS”
Ve lo ricordate il metaverso di Marchetto Zuccherberg? In molti hanno reagirono al progetto notando come il nome “metaverse” fosse una citazione da Snow Crash, romanzo cyberpunk di Neal Stephenson uscito nel 1992. Un dettaglio piuttosto importante: l’opera è una distopia, ovvero una storia su un mondo andato a male, anche per colpa della tecnologia. Forse per deficit di comprensione del testo, forse per qualche altro motivo meno piacevole, però, Zuck e altri giganti della Silicon Valley finiscono spesso per prendere come modello – di sviluppo tecnologico e di business – distopie simili. Ne sono entusiasti, proprio. Chissà perché. A tal proposito, un tweet del 2021 sbertucciava questo fenomeno immaginando un’assurda tecnologia fantascientifica chiamata Torment Nexus.
Scrittore di fantascienza: “Nel mio libro ho creato il Torment Nexus come monito per il futuro.”
Azienda tecnologica: “Finalmente siamo riusciti a creare il Torment Nexus dal celebre romanzo Non create il Torment Nexus.”
L’ottimo tweet torna utile in questi giorni perché qualcosa di simile sta succedendo anche con queste-cazzo-di-IA. OpenAI, l’azienda di ChatGPT e DALL-E, è infatti nata nel 2015 per evitare uno sviluppo sfrenato di una tecnologia simile: era una no profit e voleva sorvegliare sul settore come un garante. Qualche anno dopo, ha aperto una divisione for profit e le cose sono cambiate. Risultato: il recente successo dei suoi prodotti ha convinto Google, Meta, IBM & Co. a spigne tantissimo sulle IA rimuovendo ogni forma di cautela dimostrata fino ad allora. Torment Nexus.
C’è però anche chi invita alla calma, perché certi tech bros sono convinti di stare creando Dio, o Skynet, con i loro computeroni, e invece non è proprio così. Arriviamo quindi alla nuova puntata di questa serie, tratta da quest’altro tweet:
Scrittore di fantascienza: “Non create il Torment Nexus.”
Techbro: “Dobbiamo assolutamente creare il Torment Nexus!”
Azienda: *lancia un aggregatore di disagio minore* "Abbiamo creato il Torment Nexus”.
E così via, insomma. Pazzesco che approfondimenti simili li debba fare questa newsletter e non, per dire, Tg2 Costume & Società.
Su TikTok, Tommaso Ricette Medievali.
TERRAFORMARE IL VENETO PER CREARE ANCORA PIÙ VENETO DEL DOVUTO? Io dico di sì.
Giochetto divertente su due robot usati per, ehm, migliorare la produttività di un’azienda.
Infine,
Ed è tutto! Se avete domande, commenti o video scemi da farmi visionare, scrivete a pietrominto chiocciola gmail punto com, o rispondete alla mail oppure commentate su Substack. Io vedo tutto. CIAO.
Wow ti ho appena scoperto. Molto bello!