Ciao ciao,
io sono Pietro Minto e questa è Link Molto Belli, buon sabato, di seguito i link della settimana.
Paese che vai, luogo che viene ritenuto non esistente che trovi. In Italia abbiamo il Molise, questa mappa mostra tutti gli altri. In grande qui. (Parentesi: duemila anni fa raccontai la magia di Rovigo, “il Molise del Veneto”, su una rivista online chiamata The Towner che non si trova nemmeno più online, mannaggia ai brand. Per fortuna c’è Wayback Machine.)
Questa settimana Noi Intellettuali abbiamo seguito con attenzione la saga di quest’uomo che si è costruito un go-kart da solo. Parte uno, parte due.
Perché gli scrittori sembrano essere meno preoccupati dalle IA degli artisti visuali?
“Whenever you catch yourself wondering what a version of you who made different choices would be doing, just tell yourself if your grandmother had wheels she would be a bike. It perfectly articulates the absurdity of looking at things as what they aren’t instead of what they are.”
I Talebani si lamentano della loro vita a Kabul perché devono, uhm, lavorare e guidare.
L’approfondimento colto 🍸🧐
Tutti a parlare delle IA ma c’è un nuovo mezzo espressivo che secondo sta cambiando le regole del gioco: quello dei video divisi in due o tre parti che mostrano una clip “principale” affiancata da video un po’ ipnotizzanti, presi da videogiochi mobili o altre clip immonde.
Questo tipo di contenuti – che, come ha notato Ryan Broderick, non ha ancora un nome, cosa alquanto strana, visto quanto siamo veloci ad assorbire espressioni sceme come “quiet quitting” – si è diffuso soprattutto su TikTok e da lì, seguendo la filiera del web odierno, ha infiltrato le altre piattaforme (eccone un esempio).
Uno screenshot tra i più normali e meno destabilizzanti del genere.
L’idea alla base di questi video è tenere l’utente per il bavero sovraccaricandolo di input e ragioni per non scrollare. L’algoritmo di TikTok, infatti, non propone i contenuti sulla base della cerchia degli utenti ma pescando misteriosamente da un bacino globale di clip, che vengono selezionati e proposti dalle manine potentissime di ByteDance. Nella maggior parte dei casi, la “macchinetta” ci azzecca con preoccupante precisione. Altre volte, produce risultati immondi, come una clip dei Griffin incapsulata tra video ripetitivi e stranamente interessanti. In ogni caso, se non è la gag centrale a tenerci stretti ci pensa una scena da un videogioco scemo o un video del tipo “oddly satisfying”.
Non ho citato I Griffin a caso: come sottolineato da Polygon, la serie animata sta vivendo un revival su TikTok, un po’ perché le sue gag più assurde si prestano al sense of humour imperante, un po’ perché la Gen Z non è cresciuta come noi Millennials italiani guardando quotidianamente la troika Dragon Ball-I Simpson-I Griffin su Italia 1.
Per qualche motivo, il ritorno di fiamma di Family Guy ha coinciso con l’ascesa di quello che qualcuno chiama “sludge content” (contenuto melma: vedremo se il nomignolo avrà successo), diventando a sua volta un meme che fa leva sulle capacità d’attenzione della Gen Z, polverizzate da, beh, tutto quanto.
Se siete arrivati fin qui vi meritate di sapere che qualcuno ha caricato l’intero Il Settimo Sigillo, il film di Ingmar Bergman, circondato di speedrun da videogiochi e altri video assurdi del tipo sludge. Purtroppo il video non può essere incorporato ma lo trovate qui; di seguito uno screenshot. (Via Valentina Tanni)
Ted Chiang su ChatGPT ripeto Ted Chiang su ChatGPT
Che ora è………… sulla LUNA????? 😳
Shift Happens, un libro sulle tastiere.
Molto felice di sapere che c’è chi ha fatto i suoi calcoli e ha stabilito finalmente che, sì!, prendendo il sangue di tutti gli abitanti del Benelux si potrebbe ricoprire l’intero globo. Dovremmo farlo? Rispondete nei commenti!
Perché Toyota ha scommesso per anni contro l’elettrico?
Mappa CURSED da un nuovo libro scolastico russo che mostra le regioni (ucraine) di Donetsk, Luhansk, Kherson e Zaporizhzhya come parte della Russia.
Il New York Magazine ha pubblicato un pezzo pieno di consigli e risposte alle domande più pressanti delle nostre vite.
Her, fatti da parte, questo tizio è innamorato di un chatbot chiamato Replika (di cui è abbonato alla versione Pro).
Infine,
no vabbè queste IA sono incredibili oramai:
Ed è tutto. Arrivederci a sabato prosssssimo.