Interrogatorio: Lorenzo Ghetti
Mettiamo sotto torchio il curatore del progetto di racconti per corrispondenza "APRI"
Ciao,
oggi facciamo una cosa diversa: inauguriamo una rubrica di interviste brevi a persone interessanti, alle quali farò domande per capire cosa fanno / cosa vogliono / perché lo fanno. Cominciamo con Lorenzo Ghetti, fumettista, autore di Dove non sei tu (Coconino Press 2019) e di webcomic quali To Be Continued e FABULA (con Francesco Guarnaccia, appena uscito in edizione cartacea per Saldapress).
Qui però non parleremo di fumetti. Perché Lorenzo fa tante cose e circa un anno fa, nel pieno del vero lockdown di marzo-aprile 2020, mi contattò per presentarmi un’idea: mandare racconti sotto forma di lettere, per abbonamento. Nel giro di pochi mesi il progetto prende forma e nasce APRI.
Qualche giorno fa, a bordo del mio furgone dai vetri oscurati, ho prelevato Lorenzo Ghetti per un interrogatorio. Ecco quello che ci siamo detti.
(Foto di Michele Lischi / APRI)
Quando mi telefonasti per parlarmi di questo progetto eravamo in lockdown, o al massimo in Fase 2 (te la ricordi la Fase 2?). Com’è stato sviluppare qualcosa nel mezzo di una pandemia?
Tutta la prima fase di ragionamento e struttura non ha sofferto particolarmente il lockdown. I primi mesi servivano per contattare autori e autrici, capire costi e studiare i piani postali, fare prove grafiche... la redazione di APRI è sparsa e avremmo comunque fatto tutto a distanza (lo facciamo tutt'ora, in fondo). Anzi, forse in alcuni momenti è stato comodo perché ho chiamato e chiesto consigli a molte persone (te compreso) e forse a cose normali avrebbero avuto meno tempo da dedicarmi!
A proposito di costi e organizzazione, come funziona APRI? Mi interessa anche la questione logistica.
Al momento siamo in sei (sul sito trovate la redazione al completo): io faccio un po' da project manager e curo l’organizzazione; poi ci sono Roberta e Giulia che si occupano della progettazione grafica delle lettere e tutte le componenti visive del progetto; Marzia è l'editor, prende contatto con autori e autrici e insieme ragioniamo con loro forma e materiali delle lettere; Andrea è lo sviluppatore e gestore del sito e del sistema abbonamenti; Elena è la social media manager. Stampiamo tutto (o quasi, in base ai materiali) qui a Bologna, presso la Tipografia Irnerio, con cui collaboro da anni per progetti di autoproduzione. Al momento non abbiamo dei partner veri e propri, ma stiamo creando una rete tra librerie e progetti simili.
Come scegliete gli autori e le autrici?
Pensiamo a scrittrici e scrittori che possano divertirsi a creare con noi una lettera racconto, quindi principalmente scegliamo in base al criterio "Gli/le piacerebbe fare una lettera?" e "Farebbe una bella lettera?". Contattiamo autrici e autori che pensiamo affronterebbero la sfida con entusiasmo e inviamo loro le lettere già fatte per entrare nel gioco!
Ricevendo le lettere mi stupisco sempre della quantità (e qualità ) degli elementi allegati. Gli oggetti di corredo vengono scelti da voi o proposti dagli autori?
Al momento della progettazione si crea un confronto tra la redazione e chi scrive. A volte è lui/lei ad avere le idee chiarissime (come ad esempio Paolo Cattaneo) e ha pensato a tutto, altre volte siamo noi a fare delle proposte. Di solito è sempre un lavoro a quattro mani sui materiali, in base a come l'autore/autrice ha pensato il racconto e alla fattibilità .
Soddisfatto di come sta andando? Anzi, facciamo la domanda da colloquio di lavoro: dove vorresti vedere APRI tra un anno? E tra due?
(La redazione al lavoro. Foto di Andrea Antinori / APRI)
Molto soddisfatto! Riceviamo reazioni entusiaste anche da chi so avere un occhio attento per questo tipo di cose. E gli abbonati/e sono tante/i! Ormai abbiamo stabilizzato un minimo di 600 invii a lettera, e credo ci sia margine per crescere ancora. Sul futuro io penso in grande, non riesco a farne a meno: vorrei un abbonamento bambini (potrebbe chiamarsi "STRAPPA"?), un abbonamento romanzo epistolare, una newsletter (wink wink) e un podcast. Per cominciare, eh, poi vediamo. Ah, e un abbonamento di materiali per giochi di ruolo! Mappe, lettere da usare a inizio avventura, indizi... dei kit da usare in gioco.
Hai consigli da dare a chi volesse mandare pacchi o lettere a tante persone?
I prodotti di Poste Italiane non sono male ma bisogna avere pazienza, soprattutto nei periodi critici tipo novembre e dicembre. Ci sono moltissime combinazioni anche per piccole imprese e invii non troppo numerosi. Noi spediamo con Postatarget creative, che è economico, non velocissimo ma comunque buono. Bisogna tenere conto che comunque qualcosa si perde e andrà rispedito, ma è parte del gioco. Amazon ha creato un precedente di servizio difficile da far dimenticare alle persone. Ma dopo un primo periodo di assestamento abbonate e abbonati sono sempre più sereni sulle nostre tempistiche!
Infine, quale storia già edita (libro, film, fumetto) vorresti poter trasformare in lettera? E quale corredo di allegati prepareresti per l’occasione?
Non sono un grande fan di opere derivate, devo dire, ma cose che potrebbero essere trasformate in qualcosa di più materico ce ne sono. Dracula lo hanno fatto quelli di Beehive, una roba assurda e costosissima ma che prende benissimo a vedersi. Vorrei forse qualcosa di lovecraftiano, ma le cose più in stile lettera/diario sono lunghe... Andrebbe fatto un quadernetto, più che una lettera. Se ti viene in mente qualcosa fammi sapere!
A me viene in mente Thousand Year Old Vampire, un gioco uscito di recente che funziona a metà tra un diario e un gdr. Devo ancora comprarlo perché le spedizioni sono carissime, sigh.
Ed è tutto. Questa mail sarebbe riservata agli/alle abbonati/e di Link Molto Belli quindi se non lo siete e vi hanno girato questa mail, potete risolvere la vostra brutta situazione qui e io non chiamerò la polizia.
Alla prossima!