Gadget Time! La Ghigliottina
Una rubrica tutta dedicata ai gadget? Perché no! E perché non creare un banner apposito usando i potenti mezzi di questo sito? Un nuovo appuntamento riservato agli abbonati alle abbonate di Link Molto Belli. Ecco il gadget di oggi.
L’emoji proposta da Carrozo, artista portoghese, all’Unicode Consortium, l’ente che si occupa di queste cose, il quale non ha accettato.
In quanto grande esperto di trend [citation needed], non ho potuto fare a meno di notare come nell’ultimo anno si stia facendo un gran parlare di un attrezzo vecchio e desueto, per anni confinato ai libri di Storia e alle battute sui francesi, tornato a fare capolino nelle nostre cronache e, ancora meglio, nelle fantasie di molti: parliamo ovviamente della ghigliottina, signore e signori.
Non bisogna essere fan dello storico Alessandro Barbero per aver respirato recentemente una certa nostalgia per questo vecchio arnese d’oltralpe, ma esserlo di certo aiuta: Barbero, infatti, è oggi un fenomeno di culto per molti, grazie anche al successo di un podcast che ne raccoglie le lezioni e gli interventi, e i vari video di cui pullula Youtube. Stella e Matteo l’hanno intervistato sul Tascabile, Studio ha indagato il fenomeno e una sua citazione riverbera da tempo nelle pagine di memini del Bel paese, come uno spettro senza pace:
Da una pagina FB chiamata “Barbero ministro delle esecuzioni sommarie”. 22mila mi piace.
Ora, al di là di tutto, io sono un grande fan della ghigliottina. Non tanto del suo utilizzo, quanto della sua storia: è un oggetto notevole, il simbolo di un taglio netto con il passato (😎): prende il nome da Joseph-Ignace Guillotin, che però non ne fu l’inventore ma solo il principale esponente politico a proporre lo strumento come alternativa più umana alla decapitazione vecchio stile – o ancien régime potremmo dire (😎).
Prima della ghigliottina, la decapitazione era un qualcosa di doloroso, lento, che poteva causare agonie inenarrabili quando il boia non colpiva bene il bersaglio. Quindi: la macchina, la grande lama comandata da una corda che persino una damigella avrebbe potuto azionare; il "semplice meccanismo”, come lo definì Guillotin in un suo articolo. Insomma, la ghigliottina non fu scelta per far fronte all’altissimo numero di teste da tagliare; lo scopo era di dare una morte uguale, veloce e efficiente a tutti. Anzi: tutt*. Il progresso!
Questo, nel 1789. E oggi? Oggi il gadget “sta conoscendo una nuova vita tra i più giovani”, come direbbero i giornali. Vediamo.
In Puerto Rico, lo scorso gennaio, dei manifestanti hanno portato una ghigliottina davanti alla residenza del loro Governatore, un sottile giro di parole per dire che avevano delle critiche sul suo operato. Lo stesso hanno fatto la scorsa settimana dei dipendenti di Amazon, portandone una (più piccola) davanti alla residenza del loro CEO Jeff Bezos a Washington, D.C. Negli stessi giorni, un pupazzo con le fattezze di Donald Trump è stato visto alle prese con una ghigliottina, in una manifestazione di protesta proprio davanti alla Casa Bianca. E così via.
I motivi di questo revival? Gli stessi che stanno dando energia a un nuovo fascismo globale, credo. Insicurezza, povertà, crisi, rabbia, disuguaglianze rampanti, la presenza di billionaire mentre il vecchio ordine globale vacilla… A ispirare gli aspiranti Robespierre anche qualche dato piuttosto solido, come:
i 24 miliardi di dollari guadagnati da Bezos durante la pandemia, mentre il resto del mondo andava al diavolo;
un senso di fine del mondo (o di periodo storico) piuttosto palpabile ed evidente, humus perfetto per il gadget in questione;
il fatto che Teen Vogue pubblichi articoli simili.
GIUDIZIO FINALE:
Un riferimento alla ghigliottina può essere azzeccato negli ambienti più cool e woke. Ottimo per l’autunno-inverno; inevitabile e più serioso in caso di secondo lockdown. Da evitare in presenza di boomer e normie, che potrebbero non cogliere la vostra sottile ironia e prendere la palla al balzo proponendo il bombardamento delle navi migranti.
VOTO FINALE: 6.
Ed è tutto, direi. Avete altri gadget da farmi recensire? Proponeteli pure, se vi va. Se volete abbonarvi a LMB e ricevere mail come questa o quest’altra, ad esempio, andate qui.
A presto, ciao.